Modello di interrogazione ottica di elettrofisiologia meccanica per la riduzione delle onde delta nel casi di LMP

Modello di interrogazione ottica di elettrofisiologia meccanica per la riduzione delle onde delta nel casi di LMP

Per verificare la possibilità di una riduzione delle onde delta nei pazienti con diagnosi di LMP, avvalersi non dei dati estratti dall’impulso neuronale, ma effettuare un primario tentativo sul lemnisco (il neurone potrebbe risultare fuorviante per velocità e frequenza di trasmissione).

Suggerisco la ricerca a partire dall’individuazione di un fascio singolo afferente che convogli sempre al talamo (trigemino è uno dei più sensibili) quindi sempre impulsi di attivazione del sistema che sono di tipo ascending reticular.

Effettuare quindi il retrieval di una sequenza di immagini (step di multi acquisizione) da ecg eeg etc, caricare il dataset su un software esistente a disposizione senza effettuare alterazione sulle stesse o modifiche di settaggio (esposizione, shutter, lightpath e altre configurazioni: tenere dunque la sequenza di immagini con un threshold immodificato rispetto ai dati forniti da ecg / eeg o simili) ma definire la medesima area di intervento per tutto il dataset in esame e registrare i dati nell’istogramma.

Una volta identificata l’area di acquisizione e caricato il dataset, lanciare lo script “Delta Reduction” che in pseudocodice dovrebbe essere una sequenza di comandi come segue (comunque basato sul binomio Dialog-Listener):

img = IJ.openImage(“add source image”);

img_lemniscus = img.getProcessor();

img_lemniscus.snapshot();

listener = new DialogListener() {

dialogItemChanged : function(da, event) {

delta = da.getNextNumber();

img_lemniscus.reset();

img_lemniscus.delta(delta);

img.setProcessor(img_lemniscus);

da.repaint();

return true; }

};

da = new GenericDialog(“Delta Adjuster”);

da.addImage(img);

da.addSlider(“Delta:”, val1, val2, va3); /punto da verificare con parametri alla mano/

da.addDialogListener(listener);

da.showDialog();

In questo modo dovrebbe essere possibile identificarne il gap effettivo e intervenire sullo stesso.

Salvare e caricare i risultati del primo dataset e compararli col secondo

Area Min Max
1 …

2 …

3 …

Verificare quindi il caso di studio su più pazienti con Leukoencefalopatia multifocale progressiva.